Era il 2014 quando abbiamo pensato, per EXPO 2015 in città e grazie a Libraccio che ci fosse un modo diverso di occupare un bene comune, restituendo qualcosa alla collettività.
Lo spazio utilizzato diventa un luogo di incontro e di condivisione, concede una seconda possibilità a quello che stava diventando legna da ardere e offre voce alle mille voci di una libreria itinerante.
Un’opportunità per accrescere il valore del bene comune e non dequalificarlo a semplice rettangolo riempito di ferro.
Un’idea di cui siamo orgogliosi per la sua lungimiranza e che ci piacerebbe fosse riprodotta per altri e diversi settori di servizi al cittadino.
Un’idea che oggi, in epoca di post-covid torna ad essere attuale e valida anche per il futuro.