Quarant’anni sintetizzate lungo le pareti di uno stand di 400 mq. al Salone del Libro di Torino 2019. Delle pareti di librerie semitrasparenti rivestite con materiali riciclati. Le scritte specchiate recuperate dal materiale utilizzato per BraIn Taiwan e i montanti lignei recuperati qua e la da altri cantieri, la linea verde è una vecchia sagola marina, le fotografie montate su dei pannelli di cartone recuperato, e l’illuminazione proveniente da vecchi magazzini dismessi. Una griglia che racconta un percorso, che senza soluzione di continuità, parte dal primo negozio sui Navigli di Milano e arriva al quarantaquattresimo punto vendita aperto da pochi mesi. Dei pannelli specchiati che  simulano, al passaggio, l’accensione e lo spegnimento delle scritte collegati tra loro da un filo verde continuo. Come per tutti gli stand degli ultimi anni una comunicazione molto semplice, realizzata mentre all’interno vengono riempite le librerie L,UNICA che verranno poi riutilizzate nel prossimo punto vendita. Un sistema che consente di realizzare lo stand mentre se ne completa l’allestimento. Gli uomini Libraccio dentro a esporre più di cinquantamila volumi mentre gli allestitori lavorano all’esterno. Una cronologia di attività  che sovrappone le fasi di allestimento e costruzione dello stand così da sfruttare completamente il tempo messo a disposizione dall’ente fieristico.

Uno spazio dedicato ai libri rigorosamente usati realizzato con prodotti riciclati o che verranno riutilizzati più volte in una logica circolare che eviti qualsiasi spreco.